OMEGA, LO SPAZIO, SNOOPY. UN TRIO FORMIDABILE

La storia di Omega si intreccia in modo forte ed irripetibile con la storia dell'esplorazione spaziale, cominciata circa 60 anni fa. Dal primo autorevole annuncio di Kennedy del 1962 all'effettivo allunaggio, la NASA attraversa un periodo di grandissimo fermento, costellato da decine di progetti e missioni fallite ed altrettante riuscite brillantemente. E presto la necessità di misurare il tempo in condizioni proibitive come quelle spaziali divenne evidente, ed è qui che la storia dello Speedmaster diventa iconica.

Ma mentre sappiamo molto bene come un semplice orologio pensato per piloti di auto da corsa sia finito nello spazio e sulla Luna, forse il collegamento con Snoopy, il mitico personaggio dei Peanuts che vediamo campeggiare nell'orologio in copertina, può essere più ostico.

 

Nel 1968, in piena corsa allo spazio, il numero di incidenti gravi, ed in alcuni sfortunati casi mortali (l'ultimo appena un anno prima, che costò la vita ai tre astronauti dell'Apollo 1), si stava facendo importante. La NASA aveva ovviamente a cuore la salute dei propri coraggiosi esploratori ed ingegneri, ma il tempo stringeva e la gara con i Sovietici era semplicemente da vincere. Fu così che Albert Chop, direttore delle relazioni con il pubblico, chiese a Charles Schulz, all'epoca famosissimo per le sue strisce dei Peanuts, il permesso di utilizzare l'immagine di Snoopy per renderlo la mascotte del programma spaziale. Il fumettista accettò con entusiasmo, ma la collaborazione non si fermò lì: Chop sempre nel '68 istituì il Silver Snoopy Award, un premio dedicato ad un dipendente o azienda fornitrice della NASA, che si fosse particolarmente distinto per assicurare la sicurezza e la buona riuscita delle missioni spaziali.

 

Tutto molto interessante, ma cosa c'entra Omega?

Facciamo un piccolo passo avanti, al 1970, anno di una delle missioni Apollo più famose in assoluto, seconda solo a quella che portò Armstrong e Aldrin sulla Luna per la prima volta, la missione che diede al numero 13 un nuovo significato, quella dell'indimenticabile Okay, Houston, we have a problem.

Senza entrare eccessivamente nei dettagli del volo, mentre il modulo di comando e quello lunare stavano viaggiando verso la Luna avvenne un guasto elettrico ad una bombola di ossigeno, essenziale non solo per il respiro degli astronauti, ma anche per il funzionamento di diversi macchinari. Il guasto si rivelò grave al punto da far modificare completamente l'obiettivo della missione: da un'esplorazione lunare si passò ad un tutt'altro che semplice ritorno a Terra dei tre membri dell'equipaggio, sani e salvi.

Per farlo, dovettero modificare pesantemente la traiettoria di volo, sorvolare la faccia nascosta della Luna e tornare indietro, usando il modulo lunare come vera e propria scialuppa di salvataggio (nonostante non fosse neanche lontanamente progettata per questo scopo), ma non ci si ferma qui.

Viste le condizioni di assoluta emergenza, anche la traiettoria di rientro dovette essere modificata manualmente dall'equipaggio, e qualunque piccolo errore sarebbe costato la loro vita. Dovettero allinearsi completamente a vista, usando come punto di riferimento la linea che divide il giorno e la notte sulla Terra, ed accendere i motori esattamente per 14 secondi. Ma l'orologio di bordo era stato spento, per risparmiare energia preziosissima, quindi questa manovra essenziale venne portata a termine grazie ad un semplice ma preciso ed affidabile strumento. Un Omega Speedmaster.

 

Fortunatamente tutte le manovra di emergenza riuscirono, e l'equipaggio dell'Apollo 13 rientrò sulla Terra sano e salvo. Poco dopo, la NASA consegnò a Omega l'ambito riconoscimento con il beagle più famoso al mondo, il Silver Snoopy Award appunto, per il fondamentale apporto alla buona riuscita del salvataggio.

Ed è qui che nascono i celebri Speedmaster “Snoopy”, tanto rari quanto ricercati ed apprezzati dai collezionisti di tutto il mondo.

Ma veniamo infine ad oggi. Nel 2020, esattamente il 5 ottobre, ricorre il 50° anniversario di quello straordinario risultato, e Omega esce con un altro modello celebrativo, senza tema di smentita il più bello mai fatto finora.
La base non poteva che essere il classico ed iconico Moonwatch, reinterpretato con un quadrante in argento con contatori in blu, con in bella vista l'immagine di Snoopy astronauta a rallegrare l'atmosfera. L'impatto estetico, completato dalla lunetta graduata e dal cinturino ugualmente blu, è di grande armonia, ma l'orologio non finisce certo qui di stupirci.

E' infatti sul retro che nasconde le caratteristiche che più di altre lasciano a bocca aperta: il fondello a vista è decorato da un profondo cielo stellato, sul quale campeggiano la Luna in primo piano e la nostra amata Terra in fondo. Ma non finisce qui. Possiamo infatti vedere il nostro Snoopy, a bordo della sua personale navetta spaziale, ruotare insieme alla lancetta del cronografo e scomparire dietro alla faccia nascosta del nostro satellite, mentre il disco della Terra ruota su sé stessa, un giro completo ogni minuto.

Per finire, sul retro del cinturino possiamo anche ammirare, incisa, la traiettoria disegnata dall'Apollo 13 fra Terra e Luna, altro particolare ad imperitura memoria di quel coraggio che tanto lontano portò il genere umano. Altro particolare che non può che farci amare questo straordinario orologio, già richiestissimo ed attesissimo da ogni collezionista.

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