Cosa vuol dire "operatore professionale in oro"?
La legge 17/1/2000 ha disciplinato il commercio di oro da investimento, che in precedenza era molto irregolare. Secondo la legge, possono vendere a privati oro o monete di titolo superiore ai 750 millesimi solo due tipi di intemediari: le banche (che però di solito preferiscono non farlo perchè ritengono che l'oro sia in concorrenza rispetto ai prodotti finanziari), e una categoria di imprese che devono ottenere dalla Banca d'Italia l'iscrizione in un apposito Albo. Questo elenco si può consultare al sito http://albielenchi.bancaditalia.it/albielenchi/elenchi.do?to=operoro&lingua=it
La gioielleria Delfino è stata nel 2012 la prima azienda del Ponente Ligure a dotarsi di questa qualifica, con il numero 5005210. Attualmente l'Albo conta 14 iscritti in Liguria, 511 in tutta Italia.
E' un buon momento per comprare oro?
Se ne fossimo certi, ne compreremmo molto... Proviamo a fare un pò di storia. Nel 1990 l'oro quotava 400 dollari all'oncia e la rivista Gente Money intervistò al riguardo 10 esperti internazionali. 9 su 10 predirono che nel 2000 l'oro sarebbe stato "almeno 1000". Invece nell'anno 2000 l'oro quotava 300 o poco più. Poi dal 2005 la salita, fino a toccare un massimo a metà 2012 sui 1850 dollari l'oncia, corrispondenti a quasi 44 euro al grammo. Da lì un anno e mezzo di discesa, fino a toccare i 28 euro a inizio 2014, e poi un trend di risalita che con alti e bassi porta a una quotazione sui 36/37 euro al grammo a metà 2017.
Da questo abbiamo imparato che il valore internazionale dell'oro non ha relazione con il consumo di questo metallo per gioielleria, ma dipende da parametri macroeconomici difficilissimi da interpretare anche per gli economisti più esperti.
I nostri nonni consigliavano di tenere in oro il 10/15% del proprio patrimonio, soprattutto come bene rifugio per ogni emergenza, e pensiamo che questo possa ancora oggi essere un buon consiglio.
Si può speculare sul prezzo dell'oro analogamente a come si fa per una azione?
Diciamolo, contro il nostro interesse: si può speculare sull'oro, ma allora è conveniente non spostare oro fisico: chi compra pensando di rivendere dopo un mese o meno, fa meglio a rivolgersi a società che vendono quote di lingotti che stanno in banca a Londra o a Zurigo, avendo allora commissioni di compravendita molto basse. La commissione (aggio) per movimentare oro fisico è per forza più elevata, da noi di solito è il 5 %, anche per coprire le spese di assicurazione. Molti però ritengono che per avere una buona tranquillità su un bene rifugio bisogna poterlo stringere in mano: in caso di dissesti finanziari un pezzo di carta potrebbe rimanere solo un pezzo di carta...
Ci sono tasse sull'oro?
La compravendita di oro fisico secondo la legge è completamente esente da IVA e altre tasse.
Anche la tassazione finanziaria sulla eventuale plusvalenza, che nominalmente è esistente, di solito non viene applicata all'oro fisico.
Ci sono altri metalli da investimento? Per esempio l'argento?
Per legge solo l'oro è completamente esente IVA. La disciplina di esenzione dell'IVA non si applica all'argento. L'oro è anche il metallo più duttile e più malleabile, per cui avrà sempre molteplici usi industriali. Questa è una buona garanzia di valore nel tempo.
Come si rivende l'oro? Lo ricomprate?
Secondo la legge è più semplice per un privato vendere oro che non comprarlo: possono infatti comprare da privati tutte le gioiellerie e i "Compro Oro". Questo aiuta, perchè si possono chiedere con facilità diversi preventivi prima di decidere a chi vendere. Noi siamo comunque sempre disposti a comprare oro da investimento da privati: di solito applichiamo anche in acquisto la nostra commissione del 5%, cifra comunque variabile per esigenze di mercato. Chiedeteci un preventivo.
Ricordiamo che per la legge attuale il limite di pagamento in contanti è di € 500, oltre questa cifra bisogna pagare per assegno o bonifico.
E' meglio comprare monete o lingotti?
C'è poca differenza in realtà. Le monete d'oro da investimento, come le sterline inglesi o i Krugerrand sudafricani, non hanno un valore numismatico oltre a quello che è il valore dell'oro in esse contenuto: poco più di 7 grammi di oro puro nel caso della sterlina, circa 31 grammi (un oncia) per il Krugerrand. E' però comune avere uno "spread" tra domanda e offerta un pò più alto nelle monete rispetto a quanto si può avere con l'oro in lingotti o in foglie: se per il lingotto si va sul 5% più qualche spesa fissa di lingottazione, per le monete è normale trattare sul 8/10 %. A vantaggio delle monete è la immediata riconoscibilità da parte di chiunque, mentre chi volesse rivendere un lingotto in un'altra città o nazione può dovere affrontare spese di saggio (100/200 euro).
Cosa significa 999?
La quantità (titolo) di oro viene espressa in millesimi: in Italia, la maggior parte degli oggetti d'oro lavorato ha 750 parti di oro e 250 di altri metalli (rame, argento, ecc.), e porta il marchio 750 inserito in una losanga. L'oro puro è a 1000 millesimi naturalmente, ma viene solitamente marchiato "999" o anche "999,9" per cautelarsi da minuscole impurità nella fusione che non devono eccedere un millesimo.