STORIA DELL'OROLOGERIA - PRIMA PUNTATA

Vi siete mai chiesti come si è evoluto il modo di misurare il tempo?
Avete solo un'idea di meridiane e clessidre?

E da lì agli smartwatch cos'è successo?
Per queste e molte altre domande lanciamo oggi una rubrica dedicata alla storia dell'orologeria, una serie di articoli per capire come l'essere umano ha misurato il tempo nel corso della storia!

 

Nell'antichità la necessità di avere segnatempo precisi era certamente molto meno sentita che nei nostri giorni. Con la vita che si svolgeva soprattutto all'aperto, gli uomini erano esperti nel basare il ritmo delle loro giornate sull'osservazione visiva dell'altezza del sole o della luna, e tanto bastava. Le prime rudimentali meridiane, testimonianze della volontà di dividere la giornata solare in intervalli regolari, datano a più di 5000 anni prima di Cristo.

Motivazioni religiose, e quindi la necessità di riunire la popolazione ad intervalli regolari presso un tempio, una chiesa o qualunque altro luogo di culto, spinsero a trovare altre forme meno rudimentali per segnare le ore, e fu allora che vennero inventati gli orologi ad acqua. Il nome “orologio” deriva proprio dall'Horologyon di Atene, una torre che segnava il passare delle ore sfruttando il flusso d'acqua del torrente Klepsidra, da cui il nome 'clessidra', e in effetti la maggior parte delle clessidre era un tempo ad acqua.

Data la grande variabilità della densità e durezza dell'acqua, anche i migliori orologi da torre fino al 1500 d.C. erano inerentemente imprecisi, con una variabilità stimata intorno ai 15 minuti al giorno, ma questo era di solito considerato accettabile per le necessità di allora.

Fu Galileo Galilei con i suoi studi sul pendolo a dare una decisa scossa alla precisione degli orologi, e grazie anche alle successive analisi del matematico Huygens vennero creati all'inizio del 1600 orologi a pendolo sessanta volte più precisi di quelli ad acqua, cioè con una precisione attesa intorno ai 15 secondi al giorno.

Un pendolo è tanto più lento e più accurato quanto più è lungo. Una curiosità al riguardo: non è per caso che un pendolo di un metro abbia proprio un periodo di un secondo: infatti in quel periodo venivano fissati i parametri del sistema metrico decimale, e si cercò di armonizzare questa misura, in realtà con un errore di pochi millimetri rispetto alla definizione attuale di “metro”.

Il pendolo risolse bene la necessità di orologi precisi in posizione fissa, ma l'evoluzione dei mezzi di trasporto rese necessario studiare soluzioni più avanzate per i mezzi in movimento.

 

Ma di questo parleremo nel prossimo articolo.

Sincronizzate gli orologi, non ci faremo attendere!

 

 

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